Grande successo per Viva Vittoria Reggio Emilia:
2.608 coperte vendute in poche ore. Raccolti 56.000 euro per la ricerca sul tumore al seno.

Sabato 26 ottobre oltre 10.400 quadrotti di maglia, assemblati in 2.608 coperte, hanno rivestito di due strati Piazza Prampolini a Reggio Emilia.

Le coperte sono state trasferite in piazza dallo spazio “Viva Vittoria” in vicolo Trivelli con una spettacolare catena umana all’alba dalle ore 5 del mattino e sono state messe in vendita a fronte di un’offerta di 20 euro ognuna: in poche ore sono state vendute tutte. La somma raccolta pari a 56.000 euro verrà interamente destinata al Laboratorio di Ricerca dell’I.R.C.C.S. Azienda Santa Maria Nuova/Ausl di Reggio Emilia per dare il via a una nuova ricerca tutta reggiana per curare il tumore al seno con l’immunoterapia, che verrà condotta dalla dott.ssa Alessia Ciarrocchi.
 
A sostenere l’iniziativa nel corso della mattinata sono intervenuti, coordinati dalla giornalista Stefania Bondavalli, il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il Sindaco di Albinea Nico Giberti, il Sindaco di Correggio Ilenia Malavasi, il Sindaco di Luzzara Andrea Costa, il Sindaco di Cavriago Francesca Bedogni, il sindaco di Reggiolo Roberto Angeli, il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Emilia-Romagna Giammaria Manghi, il Consigliere Regionale Roberta Mori, l’assessore alle Pari Opportunità, Annalisa Rabitti, il Direttore Generale della Ausl di Reggio Emilia Fausto Nicoliniil Direttore Sanitario dell’Arcispedale di Reggio Emilia Giorgio Mazziil Presidente di Curare Onlus Deanna FerrettiMilena Bertolini, ct della Nazionale femminile di calcio, lo chef e star televisiva Bruno Barbieri e una rappresentanza delle donne che hanno contribuito alla realizzazione delle coperte.  Inoltre hanno portato il loro supporto le delegazioni di: Conad Volley Tricolore, Pallacanestro Reggiana, Reggio Audace F.C., Hogs Football Americano e Valorugby Emilia.
Il progetto Viva Vittoria, già realizzato in molte città, come Brescia, Cremona, Verona e Parma, nasce come un’opera relazionale di sensibilizzazione sulla tematica della violenza sulle donne. Nella nostra città è stata declinata sulla violenza che maggiormente colpisce le donne, il tumore al seno, ed è stata portata inizialmente dall’associazione Senonaltro e, successivamente, sposata anche da Andos, Aibat, Il Giorno Dopo e La Melagrana.